Il piede umano è stato originariamente progettato per camminare su superfici naturali e soffici, come la terra e la sabbia. Invece oggi trascorriamo la maggior parte del tempo camminando su superfici innaturali, dure e piatte, come le strade lastricate o i pavimenti, che costringono i nostri piedi ad appiattirsi ed a ruotare( per non parlare delle calzature non idonee). La “perdita della nostra orma” si è tradotta al giorno d’oggi in una moderna tipologia di lesioni o di sintomatologie dolorose.
In condizioni normali l’arto inferiore presenta una componente tibiale in varo di 3-4 gradi (lieve varismo della gamba) non appena viene a contatto con il suolo. Quando i piedi sono a contatto con superfici naturali, quali la terra o la sabbia, viene rispettato il normale angolo del piede. Tuttavia, quando il piede viene a contatto con superfici dure, come strade lastricate o pavimenti, tende ad una eccessiva pronazione appiattendosi.
Un aumento della pronazione dell’articolazione subtalare si accompagna di frequente a:
-Eversione calcaneare -Rotazione tibiale interna
-Dislocazione plantare e mediale dell’astragalo sopra il calcagno
-Abbassamento ed allungamento dell’arco plantare
-Carico eccessivo della prima articolazione matatarso
-falangea -Eccessivo carico sulla parte mediale dell’arto inferiore
-Eccessiva compensazione laterale dell’arto superiore È stato stimato che oltre il 75% della popolazione soffre di eccesso di pronazione (iperpronazione).
L’eccesso di pronazione ostacola spesso anche la normale funzione del ginocchio e l’allineamento dell’anca, aumentando il carico che grava sulla schiena. Ne possono conseguire una serie di disturbi: tediniti e/o fasciti plantari, metatarsalgie, talloniti, alluce addotto valgo, tendinite del tendine di Achille, dolore tibiale, neurinoma di Morton, gambe stanche e doloranti, dolore patello-femorale, tendinite del tendine rotuleo, dolori all’anca ed alla schiena, per non parlare di inestetismi quali duroni, calli, ecc.
IL RIMEDIO a tutto ciò passa sempre da un’analisi valutativa della postura in piedi e della camminata mediante anche una serie di test statici, dinamici e palpatori delle varie componenti. Dopo si passa ad un riequilibrio statico mediante normalizzazioni manuali ed esercizi assistiti e SOLO DOPO QUESTO APPROCCIO un’erogazione di plantari scientificamente studiati e personalizzati per stabilizzare i risultati acquisiti con l’intervento terapeutico.
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